Bagna cauda

/*Hot Sauce*/

 

bagna cauda «Cauda e umida è praticamente Bagna; calda e lmida non ha praticamente significato, e comporta ulteriore penitenza se perdete il tocco.»

 

Last modified: Feb 25, 1997 (Created: Feb 25, 1997)
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Bagna cauda

Siamo nella cauda cucina del sistemista NT, il mio consulente. I resti della preparazione sono ammassati in un mucchietto all'angolo del tavolo. La meticolosità necessaria al mantenimento dell'ordine in decine e decine di Gigabyte è totalmente trasmigrata nelle tecniche di accatastamento per la, invero misera, varietà di ingredienti necessari per la preparazione della 'bagna'.

Eppure questa è la più complessa delle attività la cui conclusione è indispensabile per il raggiungimento dell'obbiettivo prefissato: l'abbrutimento totale. Rimandiamo la trattazione di questa delicata fase, che per altro determina il risultato e il nome dell'intruglio, al termine della descrizione del rimanente.

Avrete dunque acquistato verdure in grande varietà. Verdure di stagione. Elencandole vi raccomandiamo indirettamente di dedicare questa preparazione alle stagioni invernali o tardo autunnali. Cavoli, peperoni, insalata belga, radicchio, barbabietole, cardi, cipollotti sono quelle indispensabili. Aggiungiamone una dal nome esotico: i tapinambur. Possiamo proseguire con quelle che meno stuzzicano il mio palato, ma non per questo sono meno apprezzate dai più: funghi champignon, sedano bianco, finocchi.
Le avrete lavate e pulite, e poste su vassoi da portata. Se non prevedete di servirle subito, badate a ricoprirle con pellicola trasparente per non farle avvizzire.

Avrete pure procurato del pane, giallo di granturco non obbligatoriamente... ma preferibilmente, e lo avrete tagliato in grandi fette.

Al centro della tavola sarà stato posto un fornelletto a spirito con sopra il recipiente contenente la salsa. Durante il pranzo si baderà ad impedire che questa frigga, ma nel contempo non dovrà perdere il vigore per non tradire la promessa espressa perentoriamente dal proprio nome: 'bagna cauda'.

Per ultimo sarà stato procacciato un uovo fresco. Non forniamo prescrizioni; lasciando alla discrezione e al gusto del Mastro di Cerimonie di cercare di contestualizzare il suo essere su quella tavola in quel momento.

Come promesso passiamo ora alla preparazione principale.

Fate una salsa con molto aglio, acciughe, olio e burro. Cuocete con estrema delicatezza fino ad ottenere una preparazione vellutata. Fine. Sono però disponibile a fare consulenze anche molto personalizzate, fino a presenziare alla reale implementazione. Prezzi modici. Se mi invitate a mangiare: gratis.

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Modo d'uso. I piatti con le verdure girano liberamente all'inizio del pasto. Poi vengono posti da parte per non ingombrare la tavola che deve essere piccola in relazione al numero di persone e di fornelletti disponibili. Le verdure vengono da ciascun commensale tagliate nella forma ritenuta più opportuna e posta infilzata nella forchetta nel recipiente. Il motivo di ciò divide il mondo accademico:

Noi suggeriamo di tenercela il tempo necessario a scaldarla secondo il vostro gradimento ed a non sprecare una sola goccia di questa ambrosia.

Prescrizioni:

Vino consigliato. Del Piemonte. Nero. A causa del forte aroma di questa pietanza e del clima conviviale che si instaura a causa della collettivizzazione dei mezzi di consumo, il vino deve per forza essere di quelli belli grevi.

Al termine del rito orgiastico testé presentato, i più temerari, puliranno il pentolino friggendovi dentro assieme alla bagna rimasta l'uovo.

FINE