Giro del Penwith

/*Penwith tour*/

Last modified: 8 Oct, 2000 (Created: 31 Aug, 2000)
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partenza

 

Non vi obblighero' a seguirmi nei risvolti elettrotecnici dei cavi sottomarini. Leggetevi piuttosto quanto di piu' spettacolare ci sia nell'argomento: la loro posa. Nella mia gita inglese incontrero' ancora una volta questo nome, Great Eastern, e' evidente che non solo non solo questo mondo e' piccolo...

ingresso paese

 

Il paese e' grazioso, penso addiritttura di entrare nella biblioteca per raccogliere un po' di informazioni. Ma voi come le preparate le vostre vacanze? Potrei sembrarvi maniacale, potrei sembrarvi contraddire lo spirito degli Impossible Trip, ma io mi preparo molto. Disordinatamente. E coi limiti di chi cerca informazioni su qualcosa che non si conosce, e che mentre piu' si conosce si vorrebbe in ogni istante cambiare criterio di ricerca. E' quindi l'aspetto 'economico' che mi impedisce di spendere troppo tempo in questa fase preliminare. Cercando un buon compromesso tra tempo, indeterminatezza del tragitto, volume della carta da portarmi al sacco, mi riservo di approfondire sul luogo se mi accorgo che qualcosa mi sta sfuggendo.
Sarebbe troppo difficile parlarvi estensivamente di cio' che mi sfugge in questa vacanza. Per quello che riguarda i luoghi cito l'informazione. Mi muovo tra le citta', i paesi e le terre e temo di lasciarmi alle spalle gli aneddoti migliori, le foto piu' divertenti. Ma dimentico che le Gite Impossibili si costruiscono da se', col tempo? Eppure in una vacanza bisogna aiutarlo un poco il caso. Bisogna intanto andare dove vanno tutti. Non trovate anche voi semplicemente snob evitare questa incombenza. Dove vanno tutti per fortuna e' scritto dappertutto. Ma se vogliamo aggiungere qualcosa alla gita dobbiamo provare a leggere qualcosa di piu'.
Molto bene. Vi ho ora spiegato perche' ho considerato di andare nella biblioteca del paese. Ora vi spiego un'altra cosa: non ci sono andato perche' era chiusa fino alle 10.

Il Penwith, e' facile verificarlo su una cartina, non e' molto grande. Sulle mie i punti di interesse sono lungo la costa. Per fortuna ne ho due e posso tenere conto del fatto che una sia del National Heritage che per quanto belle riportano solo i loro siti... stramaledettamente turistici.
La mia meta non citata da NH sono le miniere di stagno si Botallack. Ancora all'interno del paese imbocco una strada sterrata. Nella vastità di quella terra, con l'orizzonte piatto e il cielo azzurro, si tratta di una strada secondaria a tutti gli effetti, passa vicino a delle costruzioni spoglie e a dei campi coltivati. Mi ricorda, in fondo, le strade tra le risaie di Qui. A partire dall'inizio del '700 dal paese evidentemente si spostavano lungo questa strada per gli stabilimenti. Supero l'ultima piccola fattoria e la strada e' sbarrata. Parcheggio vicino a delle costruzioni neanche tanto vecchie, al dila' del buon stato di mantenimento lo intuisco per le ampie superfici in cemento con i resti arrugginiti a doppia T per l'ancoraggio delle travi dei capannoni.
Mi dirigo verso l'oceano.
Lungo tutta la costa ci sono delle ciminiere. Spesso sono a ridosso di alti parallelepipedi ormai senza tetto. La cosa che impressione e' la somiglianza tra l'una e l'altra al di la' dello stato di conservazione. Non sono fornaci per mattoni. Non c'e' traccia di scavi ti tale entita' per giustificarne il numero. Non dovrebbero neppure essere fornaci per qualche processo estrattifero, possibile che fosse economico distribuire in quel modo la produzione? E la cosa ancora piu' curiosa, e' che nel mio viaggio piu' volte avevo incontrato quelle costruzioni...
Ci ho messo parecchie ore per realizzare di cosa si trattasse: Vapore!

Come in liguria la discesa al mare e' terrazzata a vigne e uliveti, la discesa all'oceano avviene tra ingressi di pozzi, ciminiere e rotaie. Un temporale si avvicina e tutto diviene scuro. Riparato dal vento tra i dirupi al mare raggiungo la costruzione piu' bassa. L'oceano di sotto si gonfia ritmicamente da sempre, incurante che in soli 300 anni in questo posto si siano alternati contadini in amore, contrabbandieri, rivoluzione industriale, guerre e crisi economiche.

 

Mi rendo conto come in questa vacanza siano questi i posti ad eccitarmi: la presenza evidente dell'Uomo. In questo viaggio ho apprezzato il Penwith minerario-ingegneristico, St.Ives galleristico, Plymouth peschereccio, Portsmouth portuale, e successivamente Bristol, Bath. Che dire dei parchi e del pittoresco di molte cittadine? Utili per vedere e non vedere, a scelta, e se c'e' il sole anche per scaldarsi e dormire.
Ma senza questo tipo di presenza le giornate hanno l'inconsistenza di certe acque minerali economiche o dell'acqua di scarico del ghiacciaio.

Riprendo il viaggio. E' abbastanza ora di pranzo. Un cartello mi indica la presenza di un faro. L'indicazione e' assente dalla guida NH. Si tratta di Pendeen Lightower.

primo faro

al faro

sintesi

st.ives

andare avanti

FINE