Giro del Golfo di La Spezia
/*Trips around of The Spices gulf*/In ufficio erano ormai le ore della grande fuga. Tornare a Milano e l'essere un consulente in trasferta costituiscono un mix altamente istabile. Alle 16 solo un confuso fruscio, alzo lo sguardo e nello stesso tempo un foglio di carta volteggiante tocca terra, esausto dopo essere stato trascinato nella scia di un tornado. 'Ciao a lunedì' è il nome del tornado che non semina devastazione in nord america, ne per altro li' si trova.
Io che rappresento l'ala creativa del suddetto tornado mi alzo con soddisfazione e controllo che il capoprogetto si sia estinto con uguale impeto. Mi lascio cadere all'indietro sulla sedia priva di braccioli e guardo il monito del mio portatile finch'e' non parte il salvaschermo, che mi salva dalla vista della SAPgui e della transazione che presto si estinguera' per sopraggiunto time-out.
Splendida giornata. L'ampio finestrone del nostro ufficio sembra il soggiorno di una
villa in stile californiano in liguria, e piu' precisamente nel Golfo di La Spezia. Infatti
le ciminiere di un'enorme centrale termoelettrica a carbone stile '800 di londra troneggia
sull'orizzonte.
Mi alzo e metto la giacca, chiudo la valigetta e strappo anzitempo la spina del PC, in
grado di emettere solo un flebile 'schonk' con la testina proiettata in landing zone.
Nonostante tutto: atterraggio perfetto.
Meno le tolle, Gran log-off, Mi levo dal cazzo.