Bruciati dalla luna
/*Moon burned*/Notte di Natale 1996. Ore 23. Happy birthday dear Jesus... Buon Natale Gesù Cristo...
Strada gelata. Il motore ben caldo dal lungo viaggio di avvicinamento ci trasporta agevolmente lungo la salita per la partenza del sentiero.
Il paese deve essere abbandonato. D'estate lo stesso piccolo parcheggio è stracolmo, tanto da costringere spesso coloro interessati a parcheggiare a lasciare la macchina lungo la strada. Ora lo stesso spazio è occupato da montoni di neve accumulati da escavatori. Una neve non più soffice, ma costituita dai cristalli ingrossati e saldati gli uni agli altri dal disgelo pomeridiano. In effetti il cielo è limpido. Doveva esserlo anche durante il resto del giorno. Ora la stellata delle notti gelate sovrasta ciò che si riesce a vedere della vallata.
Fa molto freddo. L'idea che probabilmente qualcuno di noi dovrà affondare nella neve fino alla cintola per far strada agli altri ci fa esitare nella vestizione.
Il sentiero non esiste più. Sommerso dalla neve. Ci affidiamo alla memoria, tanto si vede tutto benissimo. Una luce spettrale, bluastra pervade tutto. È la luna piena. Con tutta questa neve che ne rifrange la luce sembra di essere di giorno con degli occhiali di carta di caramella. Pare che l'evento della luna piena la note del 24 dicembre si ripeterà solo tra circa 100 anni. La cosa saputala non può inorgoglirci per aver così degnamente approfittato dell'avvenimento.
Sebbene capiti spesso di perdere l'equilibrio e di finire distesi a faccia avanti nella bianca coltre nessuno di noi è particolarmente bagnato. Dev'esserci un clima molto secco, oltre che parecchio sottozero.
Dopo un'ora e con qualche errore nella stima della nostra posizione arriviamo finalmente alla torre che ci fece guadagnare già un'avventura tempo fa. Per fortuna non incontriamo nessuno questa volta.
Questa volta siamo molto più 'beyond' di chiunque altro.