Odore sottovento
Dunque, una volta mi e' capitato di essere gradito ospite presso una brava famiglia in
montagna. Erano le feste natalizie, ed allora io ero ancora studente universitario.
Ottimo e abbondante, si rinnovava ad ogni pasto la scena luculliana in cui io e i miei
amici ci rimpinzavamo di ogni ben di dio, sotto lo sguardo benevolo della padrona di casa
madre di uno dei ragazzi.
Giunti al terzo giorno, mi resi conto di ritardare nell'espletamento delle consuete
evacuazioni, ma nel momento stesso in cui divenivo consapevole di questo fatto un
rassicurante stimolo mi induceva ad allontanarmi alla chetichella dalla combriccola alla
ricerca del gabinetto.
Era una bella giornata estiva, e quando io mi introdussi nel locale gli altri erano in
salotto a giocare a carte. Era rettangolare di dimensioni generose per quella tipologia di
ambiente e piuttosto allungata. Sul fondo una finestra aperta molto luminosa dava sulla
strada di accesso alla casa. Dovetti socchiuderla un poco perche' entrava troppa aria, poi
mi misi all'opera. Ragazzi che cagata! Di quelle nette e continue, con una piacevole
emissione di gas a soffio con la gradevole sensazione di svuotamento che ne deriva... ma...
Non ci feci caso all'inizio, ma la corrente d'aria che attraversava la stanza, fluiva dalla
finestra alla porta, evidentemente trafilando copiosa sotto di essa... quindi... Tenete
presente che io non avevo sentito nessun odore tanto che in principio pensai averne
prodotto. Ma esisteva anche la possibilita' che il ricambio d'aria fosse talmente
efficiente, da impedire il concentrarsi attorno a me di quantitativi sufficienti da farmene
apprezzare la presenza.
In poche parole tornando nel salotto mi accorsi che l'atmosfera piu' concitata di quando la
lasciai d'improvviso si ruppe, e che tutti smisero di ridere e mi fissarono.
Memento: nessun odore sottovento!
Volete altre sperienze di merda? Eccone un'altra!