Il riso nasce nell'acqua e muore nel vino

/*Rice births in water and dies in wine*/

 

riso vino «Risaie dell'Est ma non dell'Àsia o di Pàvia. Tre laghi ma poca acqua. Chiediamo al Pilota riso e vino e di sostenerci per tutta l'energia necessaria.»

 

Last modified: 7 May, 2000 (Created: 2 May, 2000)
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bollati

Riso e vino

La gita parte da Soave, dove fanno il vino, dalla Pro loco di Soave. Senza meta. In una stretta ottica per obbiettivi cominciate col primo: perdere un po' di tempo per beccare la Pro loco aperta e farvi venire una buona idea. Meta per meta se avete esagerato con la granularita' del dato sarete ormai al decimo obbiettivo. Semplificate, aggregate, accorpate, consolidate. La buona idea non e' scritta sul materiale turistico a distribuzione gratuita perche' non ce ne. Non c'e' una buona idea intendo perche' di materiale turistico gratis ce ne a bizzeffe, tanto che meta' la getto subito nel primo cestino dopo averla accartocciata e stockkata temporanemante sul fondo della macchina di Mario. Facciamo che il secondo obbiettivo e' ormai quello di partire per l'Adige. Ma... facciamo ancora che il primo obbiettivo e mezzo e' prendere un vellutatissimo gelato in centro a Soave.
Dirigetevi quindi verso l'Adige e saltelliamo da un lato all'altro del fiume fino a Legnago. Tagliate velocemente la corda da questa cittadina e andate a Mantova passando per Gozzo e non Cagozzo.
La Pro loco di Mantova e' abbatsnaza generosa. Ma manca la guida dei ristoranti. Ma... ma... ma... scopriamo che esiste La strada del riso. Come sapete il riso lo conosco, e percorrere una 'strada del riso' al di la' del Ticino e' un'emozione curiosa, come un emiliano alla scoperta delle croste di 'Parmizan' in una birreria di Monaco.

L'obbiettivo e' trovare un ristorante e sulle guide ce ne parecchi e in parecchi paesi, tutti sulla strada del riso. Il Gambero Rotto ci viene in aiuto e decreta: Castel d'Ario, specialita' Risotto alla Pilota. Risotto buonissimo.
Cuocere il riso in acqua bollente per 6-8 minuti dopo che la bollitura ha ripreso, e poi per 15-20 a fuoco spento avvolgendolo in stracci vari in modo da coibentarlo. Chiaramente il dosaggio dell'acqua e' critico visto che non e' previsto che venga scolato: in peso il rapporto riso/acqua deve essere maggiore di 1/2.
Ma cio' che conta e' il Pisto: lombo, sottospalla, pancetta di maiale sminuzzati al coltello, aglio a piacere, burro, grana.
Ma non dimentichiamo il Pontel: braciola o costina di maiale.
E poi Lambrusco Mantovano.

Ma torniamo all'analisi turistico-paesaggistica. Sfoglio gli opuscoli e riconosco le famigliari distese d'acqua, gli appezzamenti ben delimitati dei canali e dei fossi, i filari di pioppi. Lungo la strada due cartelli si susseguono ripetendosi indicando l'uno l'inizio della zona tipica del riso e l'altro della zona tipica del risotto alla pilota. In pratica i cartelli mi stanno dicendo che sono in mezzo al riso.
Mi guardo a destra e sinistra. Nulla. Direi campi d'insalata, asparagi e altri cereali. Magari riso 'a secco'... ma di risaie neanche a parlarne. Ma chi cazzo e' il pilota in realta'? Il conduttore della Pila, la riseria.

FINE