Traversata in traghetto

/*Journey the ferry boat*/

 

traversata traghetto «Nel primo viaggio in aereo rimbalzo all'atterraggio; nella prima traversata in traghetto rimbalzo sui turisti. Meglio che il Titanic.»

 

Last modified: 12 jul, 2002 (Created: 15 apr, 2001)
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Astare da Qui suggerisce una gita in Corsica col traghetto da Savona a Bastia. La traversata marina notturna e riflessioni notturne su come trascorrerla dormendo.

Traversata in traghetto

Basta bere poca birra che già ti senti strano. Non so cosa sia esattamente la tolda di una nave, ma questo pavimento oscilla e vibra e le risonanze si mischiano agli scricchiolii.
Sono sul ponte per certi versi principale, quello del ristorante e del market. Pensavo fosse meno ospitale il traghetto. Qui è caldo e confortevole. Certo i divanetti sono già occupati, ma le sedie hanno lo schienale inclinato e sono imbottite. Riflettevo sul fatto che queste, abbiano il grande vantaggio sulla macchina di quest'estate in Inghilterra, di permettermi di allungare le gambe a piacere senza problemi di pedaliere o di dimensione del sedile. Ma si tratta di una riflessione afffrettata. Dormo infatti accanto alla sedia sdraiato sul sacco a pelo sulla moquette.

Fuori c'è poco da vedere è tutto buio. Questo è deludente. Vedo solo la scia delle eliche o del moto della nave in seno al mare.
La gente è giù in cabina o sparpagliata quassù. Ma mi aspettavo di più da una notte su questo bastimento, tutto illuminato, che fende l'oscurità e isola la comunità dei suoi passeggeri nel frastuono regolare dei motori e il dissolversi della spuma della scia.

L'unico pericolo in una notte sui ponti del traghetto è dormire sul lato della cambusa quando sul battello sono imbarcati due pullman di crucchi, oppure di fuori, sul lato investito dai gas di scarico della ciminiera, oppure in cabina dove il gabinetto non ha la ventola di circolazione dell'aria.

FINE